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Oggi Officine Mattòli compie due anni. Un periodo relativamente breve, per un'attività che ormai assorbe in maniera continuativa l'impegno, il sollazzo e le speranze di molti di noi. Al di là dei corsi, di cui parliamo e parleremo spesso, Officine Mattòli in questi due anni è stata anche: 36 eventi aperti al pubblico (presentazioni, casting, workshop, conferenze), quasi duecento aspiranti professionisti e appassionati di cinema, che hanno collaborato in vario modo alle nostre attività e a quelle dei corsisti. Abbiamo portato nelle Marche oltre 40 professionisti in campo cinematografico: docenti o semplici ospiti per la presentazione dei loro lavori (tra gli altri: Giuseppe Battiston, Francesca Inaudi, Marco Bechis, Daniele Gaglianone, Stefania De Santis, Gian Marco Tognazzi, Alessandro Tiberi, Anna Bonaiuto, Gianluca Arcopinto, Aureliano Amadei...). Questo anche con l'obiettivo di fare promozione culturale per il nostro territorio, bilanciando la nostra attenzione tra la città di Tolentino, la provincia di Macerata e la regione Marche. Le ultime svolte ci confermano che la nostra azione ha superato i confini regionali, ottenendo un riscontro nazionale, dal punto di vista della formazione, delle collaborazioni produttive (da Pupi Avati, alla produzione Peruviana Cine8, fino al mediometraggio prodotto da Legambiente, di prossima realizzazione), della prospettiva di creazione di un nuovo circuito distributivo alternativo, in collaborazione con realtà simili alla nostra che operano su altre regioni.

Spot backstageOggi Officine Mattòli compie due anni.

Un periodo relativamente breve, per un’attività che ormai assorbe in maniera continuativa l’impegno, il sollazzo e le speranze di molti di noi.

Al di là dei corsi, di cui parliamo e parleremo spesso, Officine Mattòli in questi due anni è stata anche: 36 eventi aperti al pubblico (presentazioni, casting, workshop, conferenze), quasi duecento aspiranti professionisti e appassionati di cinema, che hanno collaborato in vario modo alle nostre attività e a quelle dei corsisti. Abbiamo portato nelle Marche oltre 40 professionisti in campo cinematografico: docenti o semplici ospiti per la presentazione dei loro lavori (tra gli altri: Giuseppe Battiston, Francesca Inaudi, Marco Bechis, Daniele Gaglianone, Stefania De Santis, Gian Marco Tognazzi, Alessandro Tiberi, Anna Bonaiuto, Gianluca Arcopinto, Aureliano Amadei…). Questo anche con l’obiettivo di fare promozione culturale per il nostro territorio, bilanciando la nostra attenzione tra la città di Tolentino, la provincia di Macerata e la regione Marche.

Le ultime svolte ci confermano che la nostra azione ha superato i confini regionali, ottenendo un riscontro nazionale, dal punto di vista della formazione, delle collaborazioni produttive (da Pupi Avati, alla produzione Peruviana Cine8, fino al mediometraggio prodotto da Legambiente, di prossima realizzazione), della prospettiva di creazione di un nuovo circuito distributivo alternativo, in collaborazione con realtà simili alla nostra che operano su altre regioni.

Fare il punto è utile, non tanto per cullarsi (o rammaricarsi) su quanto è stato o non è stato fatto, quanto per prendere consapevolezza e trasformare in un punto di partenza quello che all’inizio sembrava il miglior traguardo possibile.

La vera risorsa di questo progetto continuano a essere tutti coloro che intervengono nelle nostre attività, come collaboratori, docenti, allievi o semplici simpatizzanti. Nel tempo siamo riusciti a far passare un concetto di fondo, presente dall’inizio: la nostra idea di cinema non ha bisogno di spettatori passivi, in cerca di svago. Amare il cinema, per tutti quelli con cui siamo entrati in contatto, ha sistematicamente significato iniziare a realizzarlo, a impararlo, a insegnarlo, comunicarlo, ad agirlo… sempre e comunque per (e nonostante) il contesto sociale in cui interveniamo.

Dal 2013 i nostri sforzi si sposteranno più sensibilmente sulla dimensione produttiva.

Abbiamo già deciso che nel 2014 faremo un anno di pausa con i tre corsi base (filmmaking, sceneggiatura, recitazione cinematografica), per investire sui diplomati di questi primi tre anni. La formazione si limiterà a masterclass mirate che diano strumenti professionali per approcciarsi agli specifici mestieri del cinema.

Quando siamo nati, noi del direttivo dell’associazione eravamo molto più vicini ad essere aspiranti allievi che non coordinatori o docenti di una scuola di cinema. Sono convinto che il nostro vantaggio debba rimanere questo: poter assumere con facilità il punto di vista di quelli a cui ci rivolgiamo, essere al contempo produttori e fruitori di un’offerta culturale che, siamo convinti, può cambiare qualcosa, in profondità.

Ne vedremo (delle belle).

Damiano Giacomelli // Responsabile generale Officine Mattòli

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